Società Trieste

La Trieste

Trova le sue origini nel lontano 1904, anno in cui venne fondata la “Società dei Quindici”, vero e proprio embrione della futura Società Trieste, rimasta in vita fino al 1915, e cioè fino all’inizio del Prima Guerra Mondiale, quando le numerose chiamate alle armi allontanarono da Siena i suoi iscritti. Di questo primo periodo non è rimasto nessun atto ufficiale; si può comunque pensare che all’interno dell’associazione fossero senz’altro prevalenti gli scopi mutualistici e ricreativi.

Già dal 1870, analogamente a quasi tutte le contrade, esisteva in Fontebranda una Società di Mutuo Soccorso che aveva come scopi l’assistenza mutualistica dei soci (con tanto di sussidio in caso di malattia che non permettesse al socio di lavorare) e la loro istruzione (con una scuola serale tenuta dai soci stessi). Il 26 dicembre 1922 detta Società confluirà nella Trieste, “onde unire in un unico sodalizio tutte le energie fonte brandine”.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, con il ritorno dei reduci, il Rione si ripopolò, e fra gli ocaioli rinacque ancora più forte il bisogno di associarsi. Venne così ricostituita una società fra i nativi di Fontebranda, alla quale fu dato il nome di Trieste.

Il perché di questa scelta lo dice, nella forma retorica allora in uso, l’Art.1 dello Statuto:

Art. 1

Dalla Società dei Quindici, nata in Fontebranda nel 1904 e disciolta di fatto nel 1915, a causa delle molteplici e numerose chiamate alle armi per la guerra del 1915-18, è sorta la Società “Trieste”, dal fatidico nome della Città Redenta, sogno di tante generazioni italiane.

La Società Oggi

Importanti attività furono intraprese negli anni ’50 e ’60, fra cui numerose visite e l’inizio del teatro in vernacolo che avrebbe caratterizzato la Trieste per lunghi anni. Alcuni lavori di miglioria furono apportati alla Società nel 1959-60, anche se la ristrutturazione più importante e radicale fu quella del 1976. Il 6 marzo di quell’anno, infatti, benedetta da un’abbondante nevicata, fu inaugurata in pompa magna la sede rinnovata della Società Trieste in Fontebranda. Con la nuova Società si avviò anche l’esperimento dell’autogestione del bar, aperto sin dalle 4 di pomeriggio e gestito dai soci, con la complicità di Velio che sfornava pizze e ciaccini, forte di una nuova cucina che, pur sempre limitata, era di gran lunga più grande della precedente, e che sarà sostituita successivamente dai locali attuali, acquisiti ad hoc alla fine degli anni ‘80.

Nel 1995 è stato inaugurato il nuovo giardino, che continuerà ad essere chiamato “orto” in ricordo della vecchia destinazione d’uso. Già acquisito da alcuni anni grazie alla sottoscrizione effettuata dai Soci, e collegato al salone tramite un’apertura nel muro a cui era appesa la stampa della “comparsa”, lo spazio esterno era stato usato inizialmente tal quale, e poi sistemato e reso quello che oggi possiamo godere ogni estate, animato da cenini e spettacoli.

Presidente

Umberto Bichi

Vice Presidente

Antonella Lorenzoni

Segreteria e Pubbliche Relazioni

Coordinatore
Sofia Del Casino

Segretario
Jacopo Sordi

Vice Segretari
Virginia Massini
Serena Muzzi

Patrimonio

Coordinatore
Claudio Sani

Economo
Andrea Ciatti

Vice Economo
Guido Betti
Lorenzo Berti

Attività Culturali

Coordinatore
Piermauro Fanetti

Consiglieri
Leonardo Margheriti
Lorenzo Mazza
Alessia Di Piero
Federico Bellavista
Valentina Bichi
Giada Cresti

Collegio Sindacale Membri Effettivi

Sindaci Revisori
Silvia Bozzi
Simona Bozzi
Barbara Burri

Finanze

Coordinatore
Sonia Quattrini

Bilanciere
Serena Minucci

Vice Bilancieri
Gianfranco Nastasi
Eleonora Passaro

Cassiere
Michela Traversi

Vice Cassiere
Barbara Rossetti

Cucina

Coordinatore
Fabio Favilli

Economo
Elena Pilli

Vice Economo
Francesco Bianciardi
Sonia Salvini

Ispettori

Riccardo Boschi
Sergio Vizia

Collegio Sindacale Membri Supplenti

Sindaci Revisori
Filippo Gamberucci
Giuseppe Bonetto